dal 22/04/2006 al 04/06/2006

UNA DONNA, UNA VOCE, UN MITO

Il mito di Maria Callas rivive in Fondazione a trent’anni dalla morte. Per la prima volta in Toscana, una preziosa collezione di abiti, gioielli, carteggi, cimeli appartenuti alla “Divina, grazie alla collaborazione con l’associazione culturale Maria Callas, stata esposta al Palazzo di Vetro, per poi fare il giro del mondo per partecipare a manifestazioni e commemorazioni di grande rilievo. Il pubblico degli appassionati, affluito numerosissimo a Porcari, non solo dalla Toscana ma da molte regioni italiane per questo evento unico, ha potuto apprezzare da vicino testimonianze della folgorante carriera artistica e della vita di questa donna sofisticata ed elegante. Ad impreziosire la mostra, allestita in un’ambientazione scenografica di grande impatto visivo, a ricordare il palcoscenico, i camerini, ma anche l’ambiente di vita privato, eventi, serate e incontri a tema con grandi personaggi del mondo artistico e della cultura. A cominciare dallo psichiatra Paolo Crepet che ha intrattenuto un folto pubblico sui problemi legati al “male di vivere”, di cui anche la grande Callas soffriva; e ancora, una serata dedicata alle testimonianze di chi l’ha conosciuta, con ospiti artisti e amici, tra i quali Bruno Tosi, che ha curato la mostra, e le colleghe Anna Maria Canali e Giulietta Simionato, che hanno raccontato, con la regia di Enrico Stinchelli, conduttore, giornalista e autore, simbolo della lirica italiana, episodi e aneddoti legati alla Diva. La grande soprano greca Dimitra Theodossiou, una delle più belle voci del “bel canto” internazionale, ha fatto rivivere in un concerto indimenticabile le arie più famose della Callas. Un altro momento musicale ha poi visto sul palco della Fondazione il duetto formato dal tenore Giancarlo Monsalve e dalla soprano Ey Wan accompagnati al pianoforte dal Maestro Massimo Morelli, mentre il professor Marco Grondona dell’Università di Pisa ha spiegato il perché la Callas è diventata un mito.